Il reflusso gastro esofageo consiste nella risalita del contenuto acido dello stomaco verso l’esofago. Esso è dovuto ad un cattivo funzionamento dello sfintere esofageo inferiore (cardias), ossia una struttura anatomica che funge da valvola di chiusura tra stomaco ed esofago, oppure da un’alterata motilità dell’esofago.
In condizioni fisiologiche tale valvola insieme ad altre presenti lungo il tubo digerente, ed insieme ad i movimenti peristaltici del tubo digerente, consente un movimento del cibo in direzione antero posteriore, dall’esofago verso lo stomaco impedendone quindi il ” reflusso” ossia il ritorno verso l’esofago.
La presenza di acido a contatto con la mucosa dell’esofago, determina una sensazione di bruciore a livello della bocca e della gola, il rigurgito alimentare, ed in alcuni casi anche un dolore al torace.
Nella maggior parte dei casi, le disfunzioni anatomiche precedentemente citate possono essere dovute a:
- Pasto troppo veloce o troppo abbondante
- Assunzione eccessiva di alcool
- Fumo di sigaretta
- Stress emotivo
Se si verifica in maniera sporadica è sufficiente modificare lo stile di vita alimentare, descritto di seguito, ed i sintomi si attenuano o spariscono.
Se invece i sintomi descritti si presentano spesso allora in questi casi altre alla dieta specifica, bisogna ricorrere ad una terapia farmacologica che in genere è a lungo termine, prescritta dal gastroenterologo.
Consigli alimentari:
- Dopo il pasto non sdraiarsi, non sedersi in poltrona per almeno 2 ore, ma fare una bella passeggiata di 45 minuti che aiuta lo svuotamento dello stomaco.
- Non usare cinte troppo strette all’addome durante e dopo il pasto.
- Distribuire i pasti durante la giornata senza eccedere in quelli principali.
- Ridurre o eliminare i cipi troppo acidi o grassi, spezie tipo peperoncino, pepe, bevande gasate come coca-cola ed aranciata.
- Mantenere un peso forma con un corretto stile di vita alimentare.
Dott.Giuseppe Norelli